SMART WORKING LONTANO DA CASA
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Il COVID-19 ha certamente stravolto la nostra quotidianità, il nostro modo di relazionarci e di lavorare. C’è da dire però che non tutto il male vien per nuocere, come si suol dire.
Molte persone da un giorno all’altro si sono trovate a dover lavorare da casa e questo, dopo una prima fase di assestamento, ha aperto gli occhi sulle opportunità del lavoro da remoto.
D’altronde, se tanto in ufficio non ci andiamo, cosa cambia lavorare dal salotto di casa o da un resort in un paese esotico?
Ecco allora che quest’anno sempre più persone parlano di “Workation”.
Il termine “Workation” è un mix di “Work” e “Vacation” ed è sempre più apprezzato dai lavoratori, i quali ritengono la flessibilità un fattore fondamentale all’interno del proprio contratto di lavoro.
Insomma, con la “Workation”, il detto “Unire l’utile al dilettevole”, diventa più attuale che mai!
Non sono solo i lavoratori, però ad apprezzare questa nuova unione di lavoro e vacanza: molti Paesi, come l’Islanda, infatti, promuovono visti per le persone che decidono di passare 6 mesi di smart working lì.
Ma anche Hotel e Resort, tra cui Alpitour, fanno prezzi scontati per coloro che decidono di permanere per lunghi periodi e sono attrezzati con tutto ciò che può servire ai lavoratori: wifi, scanner, scrivanie e sedie ergonomiche.
Infine, un’ultima iniziativa viene dalle tenute agricole, le quali offrono vitto e alloggio ai lavoratori che decidono di trascorrere presso di loro un periodo di smart working. Un esempio è Luis Mazza che apre il suo B&B sull’isola di Lipari nel periodo di bassa stagione, in cambio di un aiuto per qualche ora al giorno per la cura degli animali o la coltivazione dei campi.